Adesso vorremmo porti una domanda, alla quale ti chiediamo di rispondere in maniera più onesta possibile.
Tranquillo, non dovrai condividerlo con nessuno.
CONOSCI IL VALORE TOTALE DEGLI ASSET CHE POSSIEDI ALL’INTERNO DELLA TUA AZIENDA?
In parole povere: quali sono e che valore hanno all’interno del patrimonio della tua azienda?
Vorremmo chiarire il motivo del perché ti abbiamo sottoposto a questa determinata domanda.
Il motivo è molto semplice: conoscere i propri asset permette all’imprenditore di condurre buoni investimenti.
Come hai capito precedentemente sono beni che contribuiscono a generare ricchezza per la tua impresa.
Quindi è indispensabile che tu sappia condurre buoni investimenti e che non investa in beni che potrebbero danneggiare o bloccare la liquidità della tua impresa.
Infatti devi sapere che questi beni NON sono sempre in grado di generare ricchezza ma molte volte sono una vera palla al piede (invisibile) che potrebbero assolutamente bloccare la liquidità aziendale senza rilasciare ricchezza nel breve periodo o addirittura sono investimenti che potrebbero bruciarla.
Facciamo un esempio:
In Italia, molte imprese conducono attività commerciali che rivendono prodotti (supermercati alimentari, negozi di abbigliamento, e tanti altri ancora) ciò significa che la propria struttura aziendale prevede un magazzino.
Pensa a un’impresa di abbigliamento, che deve comprare un lotto di capi invernali. Il fornitore gli propone un sconto succulento se, alla merce acquistata, si fosse aggiunta una quantità superiore di articoli.
Il direttore acquisti entusiasta fa presente tale situazione all’imprenditore che attratti dal prezzo vantaggioso finiscono per aggiungere un altro 20% di merce all’ordine.
Al termine della stagione invernale, l’imprenditore fa il resoconto delle merce invenduta e si accorge che quel 20% di merce in più adesso risiede in magazzino come soprammobile. Questo è successo perché non ha condotto una buona pianificazione per l’inventario e soprattutto perché è caduto alle tentazioni della scontistica.
Tuttavia l’imprenditore, dalle vendite realizzate durante il periodo invernale, riscontra di aver aumentato la propria liquidità aziendale e di essere comunque in profitto. Nonostante il 20% aggiuntivo sia rimasto invenduto.
Quindi penserà: “bhe dai non è andata poi così male. Qualche soldino lo abbiamo portato a casa e mi è rimasta roba che potrò vendere a sconto durante il fine stagione.”
Questo però non significa che alla chiusura della stagione invernale i clienti vorranno ancora acquistare i capi d’abbigliamento rimanenti, perché è primavera o perché magari è diventata una collezione fuorimoda così dovrà metterli in liquidazione, passaggio in cui molto probabilmente non recupererà neanche le spese…
Ora questa è una delle migliori ipotesi che potevamo prendere in considerazione perchè, in una condizione più realistica, molto probabilmente il nostro imprenditore non sarebbe andato neanche in profitto.
Quello che più vogliamo portarti all’attenzione è il fatto che come imprenditori dovremmo considerare di più quello che in gergo tecnico viene definito “costo opportunità”, ovvero il costo derivante dal mancato sfruttamento di un’opportunità. In questo caso, nell’impiego della liquidità aziendale.
In parole povere, significa quanto avrebbe potuto guadagnare in più l’azienda di abbigliamento se, invece di destinare il capitale aziendale all’acquisto della merce, lo avesse utilizzato per un’investimento con un ROI maggiore?
Di questo argomento ne parleremo in un altro articolo. Per adesso è importante capire che i soldi destinati agli investimenti non sono tutti uguali. Su di questo abbiamo scritto un articolo molto interessante che trovi sul nostro blog.
Chiarito questo, vogliamo farti un’altra domanda:
GLI ASSET CHE POSSIEDI STANNO PORTANDO RICCHEZZA ALL’AZIENDA OPPURE STANNO IMMOBILIZZANDO SOLTANTO CAPITALE (O PEGGIO ANCORA STANNO BRUCIANDO LA RICCHEZZA E LA LIQUIDITÀ AZIENDALE)?
Questa è una domanda moooolto importante a cui rispondere…